JappoAnime - Prima puntata: Ergo Proxy in TV


Inauguro una piccola rubrica sulle serie Anime, ovvero prodotti seriali di animazione giapponese (ok, i cartoni animati, che brutto nome). Intendo parlare di quelle che sono le serie che più amo o apprezzo, poco alla volta, quando capita. Questo è il primo appuntamento.


Da qualche settimana, sul canale free del digitale terrestre Rai 4, stanno trasmettendo un nuovo anime dal bellissimo titolo Ergo Proxy. Oddio, nuovo non proprio, visto che questa serie risale al 2006, cioè un'eternità. Sicuramente però è nuova in Italia, paese che difficilmente importa prodotti di animazione giapponesi (ma che ultimamente sembra stia riscomprendo, vedi la messa in onda - sempre sulla stessa rete - di prodotti come il bellissimo Code Geas o il simpatico Soul Eater).

Ergo Proxi si presenta subito come una serie di fantascienza ambientata in un futuro post-apocalittico (i japponesi sono fissati con i futuri post apocalittici) caratteriazzata da un look cyber-punk e da elementi steampunk (un mondo futuro caratterizzato da tecnologia "primitiva").
La trama è forse troppo banale se paragonata allo sviluppo dell'anime: città-cupola di Rom-Do. Umani e autorave (androidi) vivono a stretto contatto dopo che la civiltà (e la società) è stata sconvolta da una terribile guerra nucleare. Re-L Mayer, una ragazza di 19 anni, è la nipote del Reggente (Donov Mayer) e ispettrice del Dipartimento di Sicurezza, che indaga su una serie di omicidi commessi da autorave infettati da un virus di nome Cogito, che dona ai droni la consapevolezza di esistere. Durante le indagini però la ragazza scoprirà che c'è qualcosa di ben più pericoloso di un virus e di droni impazziti, e quella cosa si chiama Proxy, inquietante e misterioso personaggio. Nelle indagini saranno coinvolti anche l'imigrato Vincent Law e una piccola e simpatica autorave infetta di nome Pino.

La storia alla base di Ergo Proxy non è originale. A molti appassionati di anime ricorderà senza ombra di dubbio Ghost in the Shell, opera che ha fatto scuola (e l'autore di Ergo Proxy è lo stesso della serie Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, ispirata ai due film di Mamoru Oshii), sia per quanto riguarda il plot in senso stretto, quanto per il look e le citazioni filosofiche.
Non sono in grado di dire se questa mancanza si estenda a tutti i livelli di narrazione (trama principale e sottotrame), ne posso esprimere un giudizio complessivo sulla serie poichè la sto scoprendo contemporaneamente alla messa in onda. Le recensioni on-line, tra l'altro, passano dalla totale adorazione alla bocciatura più sadica.

Per quel che mi riguarda e in base a quel poco che ho visto, posso dire che la storia è interessante, il grado di complessità alto e l'animazione direi perfetta, basata sui colori scuri, cupa e dark.
Inoltre la protagonista femminile, Re-L, è dotata di raro splendore, bellissimo e interessante personaggio femminile che non potrà non entrare nel cuore di ogni spettatore. 

Concludendo: capolavoro, buon prodotto o patacca? Lo scopriremo solo vivendo, ogni giovedi alle 22:50 su Rai 4. 

Tornerò su Ergo Proxy dopo averne ultimata la visione, sperando di portare buone notizie.

Edit: quasi dimenticavo: ogni episodio si chiude con (rullo di tamburi) Paranoid Android dei Radiohead.


Commenti

  1. Ottima segnalazione. Mi fionderò alle 22.50 il giovedì su rai4 a cercare di dare una risposta alla tua domanda finale:D

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  2. Non mi prendo responsabilità perchè magari si rivelerà, con il trascorrere degli episodi, una serie bruttissima, ma io sono già perdutamente innamorato della protagonista...

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  3. Io sono uno di quelli che si sono scomodamente messi 'in mezzo'. Per me poteva diventare un capolavoro, ma non riesce a puntare in alto come vorrebbe, e in alcuni punti si perde. Poi negli ultimi tre episodi succedono un sacco di cose in troppo poco tempo, e il finale aperto è stato molto 'meh'.
    Tutto sommato una visione se la merita. Per me è un bel 7 :)

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