"You Really Should See These" - Day 3: Epopea Weird

Terzo e ultimo appuntamento con il You Really Should See These dell'amico Elio. Questa volta la classifica sarà una successione di film strani: parliamo infatti di cinema Weird. Per prima cosa meglio definire il Weird: non è un genere, non è un filone, più che altro è uno stile. Per weird infatti si intende un tipo di cinema bizzarro (come dice il nome stesso), surreale, che racconta un tipo di situazione rappresentata dal punto di vista simbolico, attraverso uno stile non lineare dal punto di vista narrativo. Lo scopo del weir è causare smarrimento nello spettatore, renderlo parte attiva in un processo di interpretazione (le chiavi di lettura sono quasi sempre fornite dal film stesso). Ci sono film non propriamente weird che possiedono forti elementi di questo tipo di cinema, ci sono opere espressioniste fortemente bizzarre che lo richiamano. C'è anche una corrente di origine letteraria chiamata la New Weird dalle forti contaminazioni fantasy. In questa classifica cercherò di elencare i must fondamentali per comprendere la filosofia che sta alla base di questo stile. 

E i 7 del giorno sono:

7) Begotten (1991)

 

 Pur non essendo il primo esempio weird della storia del cinema, il Begotten di E. Elias Merhige è senza ombra di dubbio il film più rappresentativo di questo stile. Un film espressionista, blasfemo, cupo, incomprensibile fino ai titoli di coda (dove la chiave di lettura viene servita su un piatto d'argento). La morte di dio dal quale si propaga la sua progenie, violata in uno stupro collettivo. La deformità della natura e l'incredibile solitudine del diverso: le interpretazioni si frammentano e si moltiplicano. Un film muto, accompagnato da musica ambient, che fa male, disgustoso, amaro, orribile e violento. Prende lo stomaco e colpisce il cervello esasperando. Da vedere.


6) Tetsuo: The Iron Man  (Tetsuo, 1989)

 

 
Questo film di Shinya Tsukamoto è considerato uno dei primi esempi di cyber-punk eppure è un film weird per eccellenza. Film estremo, contro-natura, colpisce la civiltà industrializzata come uno schiaffo metallico. La trasformazione di un uomo in macchina finisce per annientare la fisicità in senso stretto, rendendo l'essere umano parte di un tutto insostenibile. L'uomo che si fa macchina nell'era della tecnologia, che si spersonalizza divenendo impulso: omicida o sessuale non importa, perchè eros e thanatos si confondono ancora una volta. Il senso di tutto forse è la pazzia, tra le macerie di un mondo che ormai non ci appartiene più.

5) Alice (Něco z Alenky, 1988) 

 

Film a metà tra l'animazione in stop-motion e il cinema in senso classico, è un'opera del genio cecoslovacco Jan Švankmajer che rivisita il romanzo dià weird di Lewis Carroll. Una folle discesa negli inferi della tana del Bian Coniglio, alienante, malsana e assolutamente surreale. Ogni elemento del meravigliosomanontanto mondo di Alice (interpretata da una bambina in carne e ossa) viene snaturalizzato, reso sintetico e malsano. Esseri meccanici si alternano in un sogno tra l'espressionismo e il surrealismo estrem, sodomizzano la realtà e rendono l'onirismo un incubo post-industriale. Il regista è abilissimo ad ipnotizzare lo spettatore attraverso l'uso di dialoghi/monologhi ripetitivi e molto vicini ad una litalia magica. Imperdibile e assolutamente atipico.

4) Gozu (Gokudō kyōfu daigekijō, 2003) 

 

Questo film di Takashi Miike è, in pratica, tutto: yakuza movie, thriller, commedia, horror. Riassumento, è weird fino al midollo. Non che il regista nipponico non ci abbia abituato ad uno strano modo di sviluppare le linee narrative dei suoi film, ma questo Gozu è un non sense dalla brillante estetica malata. Un film simbolico sulla scoperta dell'età adulta che si trasforma in almeno tre film diversi nell'arco di 130 minuti. Il sangue come sempre ci fa da cornice, la violenza estrema da apparato ludico, diluendo il tutto con un'ampia dose di ironia cartoonesca che rende il film un piacevolissimo pugno nello stomaco. Immancabile per gli amanti del cinema nipponico e per chi voglia capire cosa significa esattamente la parola weird.

3) Pi Greco, Il teorema del delirio (π, 1998)

 

Dalla terza posizione in poi comincio a parlare di tre dei miei registi preferiti. Questo π è il primo lungometraggio di Darren Aronofsky nonchè una delle sue opere più personali e surreali, l'opera più weird di uno che del bizzarro ha fatto il proprio marchio di fabbrica. La storia di un matematico alle prese con la forma che il tutto (dio, la natura, chimatelo come volete) assume nel mistico simbolo matematico. Quel tutto che è presente, in piccola parte, in noi stesso, figli del remoto che ci ha generato. Confrontarsi con il nostro lato oscuro, quello impescrutabile, non può che portare alla pazzia. Questo è sicuramente un film follo, visionario e di difficile codificazione, caratterizzato da un bianco e nero oppressivo. Un esordio come se ne vedono raramente.

2) Il Pasto Nudo (Naked Lunch, 1991)

 

Forse il film più weird di David Cronenberg, tratto dall'omonimo romanzo di William S. Burroughs. Cosa che è tutta un dire: Il Pasto Nudo è il teatro dell'assurdo del regista canadese, un'opera tanto complessa quanto bella, visivamente forte quanto narrativamente complessa, un susseguirsi di metaforiche rappresentazioni della dipendenza: quella di uno scrittore che nel tentativo di sfuggire al proprio senso di colpa precipita in un vortice di pazzia. Un film a metà strada tra il thriller e il cinema di spionaggio. Eppure alla base c'è la poetica della carne di Cronenberg, le trasformazioni e la contaminazione. Gioiello.

1) Eraserhead - La mente che cancella (Eraserhead, 1977) 

 

Il capolavoro del regista weird per eccellenza, David Lynch, la sua opera prima, il film preferito da Kubrick. Altro da dire? Ho già recensito il film qui ma non posso esimermi da ribadire la grandezza di un'opera come questa. Film sul senso di colpa, è un alternarsi di scene incomprensibili, pezzi di un puzzler onirico a cui mancherà sempre qualche pezzo. Un film trasmesso nei cinema di mezzanotte per paura della sua difficile commerciabilità che in pochissimo tempo è diventato un cult. Incubo, susseguirsi di frammenti di incubo, delolazione di un uomo in simbioso con il doloroso ambiente in cui vive. Questo film è il Weird. 

  

Commenti

  1. Invero questo non è un genere che mi appartiene, infatti conosco pochissimo, e guarda caso i più famosi, ossia Pi Greco ed Eraserhead. Se poi ci metti anche che io Miike non andiamo molto d'accordo dopo che ho visto due suoi film, si capisce perché di questa classifica ho visto pochissimo. Bene così, comunque, più sono varie meglio è ;)

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  2. massimo rispetto per chi fa questi film,tuttavia sono troppo oltre per me.
    Ho visto Pi greco un bellissimo film,il migliore di un regista talora un po' gigione,no?
    Ne ho fatte anche io due di classifiche:western e cinema bellico,domani l'ultima parte

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  3. Sono orgogliosa di te (lacrimuccia).

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  4. @Elio: come ho detto non è propriamente un genere. Però io Alice te lo consiglio lo stesso, dovresti provare a vederlo.

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  5. @Babordo76: no, non è gigione :P. E comunque ci sono film che senza essere weird hanno elementi weird, forse ti possono piacere di più.

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