E dopo una pausa di qualche giorno causa internet che non ne voleva sapere proprio, eccomi tornato tra voi per festeggiare un signore giunto alla veneranda età di sessantasette anni. Uno dei registi più amati/odiati della nuova Hollywood, il Re Mida del cinema americano, insomma: Steven Spielberg. Io stesso non sono ancora in grado di dire se Spielby sia un regista che mi piace o meno: alcune sue pellicole le adoro, altre mi piacciono, molte le trovo inguardabilmente zuccherose. Però un personaggio del genere va festeggiato a priori, ad ogni costo, quindi per farlo eccovi la mia recensione di uno dei suoi film più criticati: La Guerra dei Mondi. Perché ho scelto questo? Proprio perchè non l'ho mai trovato lo schifo che per molti è ma, anzi, l'ho sempre considerato uno dei suoi lavori più riusciti anche se ben distante dai veri capolavori. Quindi festeggiate insieme a me questo grande (nel bene e nel male) del cinema mondiale e festeggiatelo assieme ad altri colleghi blogger del quartiere.
La Guerra dei Mondi esce nei cinema di tutto il mondo nel 2005, film basato sull'omonimo romanzo di H. G. Wells e sull'adattamento radiofonico con cui Orson Welles sconvolse il mondo nel 1938. Remake del film di Byron Askin, è un lungometraggio di poco più di un'ora e mezza che racconta la classica invasione aliena che sconvolge la normale routine del popolo mondiale, in particolare quello americano. Una battaglia per la sopravvivenza, in fondo, vista attraverso gli occhi di una (non) normale famiglia contemporanea, composta da genitori divorziati. Un uomo (Ray Ferrier, interpretato da un Cruise più cane che mai) sull'orlo della depressione, un classico americano medio fallito che, proprio il weekend di custodia dei figli, sarà costretto a combattere contro qualcosa di più grande di lui per dimostrare a se stesso e alla sua prole di non essere ancora arrivato alla fine dei giochi. Ed è proprio di questo che si parla, in La Guerra dei Mondi: non soltando di una lotta per la vita e per la sopravvivenza del genere umano ma anche una lotta per i valori (tipicamente U.S.A.) e per l'amor proprio dell'uomo comune, subissato da problemi comuni e che, dalla quotidianità, si ritrova sbalzato in un'apocalisse aliena.
Caratterizzato da effetti speciali degni di nota, il film diretto da Steven Spielberg si fa notare per scorrevolezza e per una sottile tensione che è possibile percepire lungo tutta la durata del minutaggio. Come al solito Spielberg non sbaglia un colpo e tra tecnica superlativa (e questa nessuna gliela potrà mai negare) e le solite stizzatine d'occhio allo spettatore medio riesce a costruire una pellicola che, nonostante la storia raccontata, finisce persino per stupire. Questa volta persino l'esaltazione della cultura yankee e il dolce buonismo zuccheroso (tipici dei suoi film) vengono ben miscelati con una crudeltà e cattiveria che (anche se non poi così tanto) colpisce forte. E a questo punto peccato solo per la pessima prova d'attore del pupillo Tom Cruise, capace di un paio di espressioni - a voler essere buoni - per tutta la durata del film, e l'incolore sceneggiatura di David Koepp, certamente non il primo arrivato.Ma Spielby vince ancora una volta, avvalendosi anche di collaboratori come John Williams (musiche) e Janusz Kaminski (fotografia). E nonstante questo non sarà mai uno dei suoi film più riusciti, fa capire perché quest'uomo è diventato quello che è in un'industria che ti divora e digerisce senza batter ciglio.
Buon compleanno, Spielberg.
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Per me uno dei peggiori Spielberg degli ultimi anni...la bambina malefica ho sperato fino all'ultimo che gli alieni la polverizzassero!
RispondiEliminaUno dei peggiori, addirittura :D
EliminaRisuonano ancora nelle membrane dei miei timpani le trombe aliene che erano l'unica cosa decente.Poi ricordo solo il buio calato dal momento in cui lui esce da quella casa e l'intero quartiere tranne la porta della villetta dove stavano è stato devastato da un aereo precipitato...macheccazooe'ddonniedarko?!?!?!
RispondiEliminaDevo ammettere che me lo aspettavo, da te!
EliminaC'è una leggenda legata a questo film: ovvero, sono anni che io e mio cugino dobbiamo vederlo assieme... e invece, cicca!
RispondiEliminaDevo convincerlo a recuperarlo allora!
Poi non ti piace e te la prendi con me :P
EliminaL'esatto opposto di "Incontri ravvicinati". Alieni buoni verso alieni cattivi, ma anche alieni fatti di una luce che spezza l'oscurità verso alieni fatti di buio che spezzano la luce (come si vede bene dalla foto che hai postato nell'articolo)
RispondiEliminaVerissimo, chissà se è un caso o è stato tutto voluto.
Eliminaanche per me un film sottovalutato.
RispondiEliminama tom cruise non l'ho trovato particolarmente cane bau bau :)
Che strano essere d'accordo con te :D
EliminaFilm pessimo, se non il peggiore tra i worst three di Spielberg.
RispondiEliminaRicordo che all'uscita dalla sala volevo quasi indietro i soldi del biglietto.
Che strano non essere d'accordo con te :D
EliminaConcordo per un buon 86% con te. Gran bel film e grande Spielberg!
RispondiEliminaBUON SSDAY!!!
Mi fa piacere di non essere solo!
EliminaLa prima grande delusione che ricevetti da questo autore
RispondiEliminaC'è di peggio, indibbiamente
Eliminaper me al massimo è un film medio che poteva essere diretto da una mestierante qualunque e non da Spielberg..
RispondiEliminaFosse stato diretto da uno qualunque forse sarebbe uscita una schifezza.
Eliminafinalmente ho un attimo per fare il giro dei bloggamici e leggere le vs recensione. Devo dire che questo film non mi era piaciuto per niente, non faceva nemmeno paura e l'interpretazione di Cruise è quanto meno piatta. c'è decisamente di meglio :-)
RispondiEliminaNe parlo nel mio blog, in particolare confrontandolo con la versione cartacea. Nel complesso non lo trovo affatto male, tranne forse nella troppa stereotipicità dei protagonisti (soprattutto i figli...)
RispondiEliminaSì, credo tu abbia ragione, ma un difetto su cui è possibile passar sopra, a mio parere :)
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