Zootropolis (di Byron Howard e Rich Moore, 2016)


LA TRAMA: Zootropolis è la città dei sogni, quella in cui tutti i suoi abitanti possono essere loro stessi, che si tratti di prede o predatori, di animali carnivori o erbivori. In Zootropolis le diverse specie convivono pacificamente e la piccola coniglietta Judy Hopps può realizzare il proprio sogno di diventare una poliziotta. Ma qualcosa non va, nella città dei sogni: alcuni mammiferi sono scomparsi e toccherà proprio a Hopps indagare su questo caso.

IN POCHE PAROLE: la Disney torna nei cinema con un film di animazione divertente e serrato, un poliziesco per grandi e piccini, una storia di amicizia e di autoaffermazione. Un film ben costruito, con una trama solida e personaggi interessanti, comprimari divertenti, momenti di risate incontenibili e quella certa dose di malinconica tristezza che solo la Disney sa mettere nelle proprie opere. Un film che si nutre di sfumature e che permette allo spettatore, al di là della sua età, di vivere una molteplicità di emozioni persino contrastanti tra loro. Per tutti questi motivi Zootropolis può adattarsi a diversi livelli di visione e nutrirsi di differenti livelli di letture. Commedia, poliziesco, dramma: l'opera di Byron Howard e Rich Moore spazia e convince sempre, senza mai un calo emotivo o di interesse. Praticamente potremmo stare parlando di un nuovo classico della Walt Disney Animation Studios.

LATI POSITIVI: un film dalle diverse anime, che spazia tra i diversi generi e dimostra di avere diverse carte vincenti da giocare. Zootropolis fa ridere, commuove e fa pensare, insegna qualcosa sia ai più grandi che ai più piccoli. Citazionismo estremo e una sottile attenzione all'attualità. Alti livelli di animazione. 

LATI NEGATIVI: sinceramente? Non ne ho ancora trovati!


APPROFONDIMENTO:

Zootropolis (Zootopia, il titolo originale) è un film d'animazione della Walt Disney Animation Studios del 2016 diretto dalla coppia Byron Howard e Rich Moore. Parlando di cinema d'animazione recente, il confronto nasce spontaneo con l'ultimo prodotto della Pixar, Inside Out, e per una volta sono costretto a dire che la Disney, secondo me, vince e convince rispetto al comunque ottimo prodotto della divisione Pixar (che, vorrei ricordarlo, dal 2006 appartiene comunque alla Disney). 
Prima di tutto perché Zootropilis fa ridere. Ma fa ridere sul serio, ti fa piegare, ti fa piangere dalle risate, ti strozza il respiro nel petto e rischia persino di ucciderti. Non sempre ma con una tale potenza delle gag da tramortirti proprio quando non ti aspettavi avresti potuto ridere di più. 

Fosse però questo l'unico punto di forza di Zootropolis, allora adesso non starei parlando di un nuovo classico della Disney. Le frecce che il film ha da scoccare sono molteplici e così eterogenee da stupire, tanto per complessità narrativa quanto per i suoi significati intrinsechi. 
Prima di tutto vorrei mettere in evidenza la modernità di un'opera che ha in se tutti pregi della classicità tipicamente Disney. Ad esempio: Zootropolis è un vero e proprio poliziesco, basato sui canoni del poliziesco. Una commedia intrigante in grado di tenere col fiato sospeso, che passa con estrema nonchalance dal comico al melanconico, In parole più povere, con quest'opera ci si commuove e ci si diverte in egual misura, permettendo diversi livelli di lettura tanto da poter intrattenere i più grandi e i più piccoli. L'accettazione di se stessi, il desiderio di essere quel che si vuole essere, l'impegno che ci vuole per realizzare i propri sogni e per raggiungere i propri obiettivi. Ma anche la presa di coscienza che non tutto va sempre come ci si aspetta, che la vita fa sgambetti e che chi, una volta caduto, non si rimette subito in piedi, è destinato a restare lì seduto a guardare: perso il treno, è difficile rimettersi su strada. L'impegno è tutto, ti permette di colmare le mancanze naturali e di raggiungere i propri obiettivi...


Zootropolis è però un film che affronta anche un tema attuale come la convivenza tra e delle diversità, l'accettazione delle differenze, la consapevolezza che la convivenza richiede uno sforzo. 

Personaggi bellissimi, tanto i protagonisti quanto i comprimari. Citazionismo estremo, umorismo sottile così in contrasto con la comicità sguaiata americana. Non vorrei esagerare, ma non sono riuscito a trovare un solo difetto in questa grande opera d'animazione, Per me siamo tranquillamente dalle parti del capolavoro. Un'opera da vedere e rivedere, per cercare di scoprirne tutte le sfumature e per tornare a ridere e commuoversi con un'opera matura ed eterogenea, che affronta diversi generi con convinzione riuscendoci alla perfezione.

CONCLUSIONE: Zootropolis è il film d'animazione dell'anno, destinato a diventare un nuovo classico Disney. Provare per credere, sono convinto che il tempo mi darà ragione. Assolutamente promosso. 

Commenti

  1. E dire che a pelle non mi ispirava, ma lo stanno osannando praticamente tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credimi, è uno di quei pochi casi in cui un film convince e mette d'accordo tutti. Guardalo!

      Elimina
  2. L'ho trovato eccezionale! Decisamente un lavoro con i fiocchi!
    La Disney si sta superando sempre ormai... Ormai sta eguagliando perfino la loro stessa Pixar. Sta vivendo un periodo d'oro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, questo è un film che seppellisce persino quelli della Pixar. E sinceramente non me lo aspettavo proprio.

      Elimina
  3. fantastico!e pure raffinato, basta vedere le innumerevoli citazioni cinefile...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tutte quelle citazioni sono state un colpo di genio. Bellissimo, inutile cercare altre parole :)

      Elimina
  4. divertente, ma secondo me frozen era stato più classico...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, io Frozen non l'ho visto. Dici che devo rimediare?

      Elimina
  5. Io, che sono per i grandi classici Disney, all'inizio non ero molto convinta, dopo averlo visto mi sono ricreduta del tutto.
    Naturalmente dovrei rivederlo, perchè la prima visione al cinema è sempre un po' deviante (come nel mio caso con Inside Out), però è un gran bel film.
    Forse il film d'animazione dell'anno se lo aggiudica anche per mancanza di grandi titoli a fargli la guerra.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io vorrei rivederlo in lingua originale, perché sono convinto che col doppiaggio alcune sfumature me le sono perse. Comunque Inside Out per me rimane un lavoro più complesso e "particolare", ma questo è pura potenza.

      Elimina
  6. Molto, molto bello.
    Promosso anche per me.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande, credo sia la prima volta in assoluto in cui tutto il mondo è d'accordo su un film xD

      Elimina

Posta un commento

Info sulla Privacy