Il cinema italiano non si ferma,
piuttosto si fa strada senza clamore in modi forse scoperti troppo
tardi, ovvero attraverso la realtà delle piccole produzioni indi
che, soprattutto quando si parla di film “di genere”, prendono le
redini scalzando i grandi nomi della produzione nostrana, che il "di genere" non sanno più cosa sia!
In effetti il problema principale del
nostro (bel?) paese è proprio l'incapacità di investire su realtà
nuove. Questo vale un po' per tutti i campi, ma soprattutto per quelli
artistici e/o dell'intrattenimento. L'originalità non è ammessa,
nessuno si assume rischi, si continua sulla vecchia e solita strada
evitando di prenderne una nuova perché, come dice il proverbio, “si
sa cosa si lascia ma non si sa cosa si trova”. Ed è per questo,
forse, che siamo rimasti indietro di anni rispetto al resto del
mondo.
Per fortuna qualcosa ancora si muove e
non per forza ai piani alti, quelli conquistati dai Sorrentino di
turno. Ne ho avuta ulteriore testimonianza qualche tempo fa, quando
ho scoperto il progetto Dark Blue.
Dark Blue è una produzione
indipendente, un piccolo grande progetto nato in seno alla Permanent
Momories Production ma, soprattutto, l'esordio alla regia di Michael
Segal.
Ora, se non sapete chi è costui vuol
dire che vi siete persi almeno la metà della produzione filmica di
Ivan Zuccon (e se non sapete nemmeno chi sia lui, mi chiedo cosa ci
facciate su questo blog), ma riassumendo potrei definire Segal un
attore a tutto tondo ma estremamente radicato nel cinema di genere
(horror) che tra l'Italia e gli Stati Uniti ha arricchito il proprio
bagaglio artistico arrivando a firmare – presto – il suo primo lungometraggio da regista.
Dark Blue è un film d'avventura che
narra del ritrovamento della MIORGAROSORM, nave leggendaria che si
disse dispersa nel 1930 e dal carico che fa ancora gola a molta
gente.
Interpretato dallo stesso Segal, da
Roberto D'Antona e da Flavia Sabatino (e con la partecipazione di Simone Modugno, Camelia Voiasciuc e Samuel Giraffi) Dark Blue è un mistery/action
recitato in inglese ma girato in Italia (nel comunicato stampa che mi
è stato inviato si parla di Isola d'Elba come splendida location), un tripudio di scene
action (Michael Segal è anche uno stuntman) in parte girate sott'acqua ma soprattutto il
tentativo di fare cinema in Italia liberi dalle costrizioni e dai
limiti che le grandi produzioni possono imporre.
Ovviamente io non so se sarà un bel
film (come potrei) e da un post del genere non ci guadagno
assolutamente nulla. Penso solo che supportare un'avventura “indi”
di italiani che fanno cinema non solo per italiani e cercano anche di esportarlo sia il
compito di chiunque ami la nona arte e desideri veder risorgere il
cinema di genere nel nostro paese.
Dark Blue sarà presentato al AFM, al Toronto Film Market e Berlino.
Per qualsiasi altra info su questo progetto potete visitare le pagine elencate qui sotto e buttare un occhio al
teaser trailer qui linkato e magari al trailer ufficiale.
Pagina Ufficiale Facebook: https://www.facebook.com/ darkbluethemovie/
Pagina IMDB: http://www.imdb.com/title/ tt5502330/?ref_=fn_al_tt_3
Potrebbe pure essere una trashata, eh!
RispondiEliminaPerò già che vada a un festival fa ben sperare...^^
Moz-
Certo, potrebbe anche esserlo. Quando uscirá se ci sará da criticare lo si farà. Per ora l'importante é che si faccia cinema di genere in Italia (senza spillare soldi allo stato, possibilmente)
Eliminaovviamente potrebbe essere una trashata, ma già la qualità delle riprese sottomarine lo pone tre o quattro gradini sopra alla roba asylum, ad esempio. W la serie B!
RispondiEliminaViva la serie B e viva chi ancora ci prova ;)
EliminaIn Italia le idee non mancano di certo, ma a volte (troppe) il risultato è pessimo, non che questo lo sia però è un azzardo girare certe scene, comunque chissà ;)
RispondiEliminaNon perché altri hanno fallito uno deve evitare di provarci. Poi, quando il film uscirà, si potrà anche criticarlo ;)
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