Mirror, Mirror (di Tarsem Singh, 2012)

Nuovo appuntamento con l'Angolo di Silly:


Titolo originale Mirror, Mirror (decisamente più adatto, ma delle traduzioni made in Italy banalotte e spesso inadeguate ci abbiamo fatto il callo), è un film del 2012 del regista indiano Tarsem Singh (ricordate The Cell?). Costui sceglie di rivisitare la celebre fiaba dei supremi fratelli Grimm in chiave ironica, con spunti attuali (come la Regina in bancarotta che aumenta le tasse), mantenendo uno stile fiabesco e carico di colori esplosivi
La trama è questa: La malvagia Regina (Julia Roberts) vuole liberarsi della neo diciottenne Biancaneve (Lily Collins), non solo per via della sua  fresca e giovane bellezza, ma perché minaccia la sua possibile unione col bel Principe Alcott (Armie Hammer). Unione che le consentirebbe di tornare al top della ricchezza. Ordina perciò al servo Brighton (Nathan Lane) di ucciderla nella foresta. Lui non ne ha il coraggio e finge di averlo fatto, portando alla regina fegato e cuore di un animale. Nel frattempo Biancaneve si imbatte nei Sette Nani: Mezzapinta (Mark Povinelli),  Grimm (Danny Woodburn), Napoleone (Jordan Prentice), Risata (Ronald Lee Clark), Lupo (Sebastian Saraceno), Macellaio (Martin Klebba) e Mangione (Joe Gnoffo), banditi professionisti.

Le vicissitudini che deve affrontare Biancaneve per congiungersi all’amato Principe e per fare giustizia sono condite da una giusta dose di humor e di trovate geniali (come la lotta coi burattini mossi dalla magia della Regina). Ma, diciamocelo, la vera sconvolgente rivelazione del film è proprio Julia Roberts, ve lo giuro. Quella Julia Roberts dalla quale Barbara D’Urso ha copiato il sorriso da ottocentoventisei denti. Quella Roberts che un ventennio fa era considerata la donna più bella e sexy del mondo, nonostante tutti quei denti. Quella a cui hanno sempre appiccicato addosso parti da femmina piaciona, un po’ stupidella e che raramente compie azioni coraggiose (forse solo in Erin Brockovich, ma l’ho quasi totalmente rimosso dalla memoria, come peraltro mi accade sempre con i film di Steven Soderbergh). Mai vista così a suo agio e perfettamente calata nella parte di perfida e bizzarra Regina, che duetta con battute al vetriolo col povero servo Brighton, un Nathan Lane assolutamente meraviglioso.  


Tarsem dipinge sull’attrice un ruolo eccezionale, praticamente Biancaneve non esiste nemmeno. Infatti, come dicevo all’inizio, il titolo è Mirror, Mirror. I momenti in cui la regina passa nell’altra dimensione per comunicare con lo specchio magico, che proietta un suo opaco alter-ego riflesso, forse più reale che mai, sono esteticamente meravigliosi, i più forti e suggestivi in assoluto. Perché questo è il fulcro del discorso. Ricordare a tutti che sì, la vera protagonista resta sempre Biancaneve, ma alla base di tutto ci sta Lei, la Regina, succube di una gelosia coltivata negli anni da quella figliastra mai desiderata e soprattutto da un narcisistico amore per la sua immagine. C’è un prezzo da pagare se sfrutti la magia, c’è un prezzo da pagare se coltivi solo il tuo aspetto e lasci che il tuo cuore rimanga arido. C’è un prezzo da pagare se non sei in grado di amare. Questo raccontavano i fratelli Grimm, se volete anche Oscar Wilde qualche decennio dopo col suo Dorian Gray. E questo è ciò che anche Tarsem rimarca e ci riesce perfettamente. 
Il film non è privo di difetti (ad esempio la bestia che si cela nel bosco e che vedremmo solo alla fine è francamente di una bruttezza disarmante), Lily Collins è molto carina (viva le sopracciglia folte!), ma non può competere con la grandezza della Roberts. La sua espressività lascia un po’ a desiderare. Ma sono difetti trascurabili grazie ad idee originali (i sette nani ladroni è una genialata) e costumi curatissimi da rimanere a bocca aperta da quanto sono belli. Tarsem dovrà portare variopinti mazzi di fiori tutti i giorni sulla tomba di Eiko Ishioka per ringraziarla (costumista purtroppo deceduta, famosa soprattutto per il Dracula di Coppola, dal quale vinse l’Oscar per i costumi). E l’introduzione, grazie ad un’impeccabile computer grafica, che ci immette in questa fiaba davvero sorprendente. Dico sorprendente perché non gli avrei dato un euro. E invece mi sono dovuta ricredere. Il bello del cinema è anche questo.

Silly



Commenti

  1. si,si, è un film puccioso !Visto che ne parlano molto bene,tralascio le bestemmie con tanto di balletto stile bollywood che avevo speso per the cell.
    La Roberts non l'ho mai trovata sexy,ma secondo me nessuno la trova sexy era una battuta non capita e per non fare la figura dei fessi si è continuata con sta storia.Ma allora se ti stanno sulle palle i film pucciosi,la roberts e il regista perchè lo vedi?Perchè c'è il Musical! Alla fine mi dicono che vi sia una parte ballata e cantata e io amo alla follia queste cose.

    ps: esimio dottor morga,ha trovato una validissima collaboratrice,ma è in regola con il contratto?Le paga regolare stipendio,è assicurata?Devo controllare ? :-)

    ciao e buona giornata a entrambi

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    1. La Roberts l'hanno sempre considerata sexy per via delle lunghe gambe magrissime. Ma allora anche Fassino dovrebbe essere considerato sexy.

      Il dottore mi lascia un piccolo angolo dove giocherellare spensierata in libertà. Più che sufficiente! :)

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  2. Oddei! Non pensavo di riuscire mai a leggere qualcosa di così positivo su questo "COSO" proiettato nei cinema e partecipato da attori.

    Per un brevissimo attimo susciti curiosità al recupero..Poi fortunatamente ritorni a descrivere l'impianto della 'cosa' e tutto torna relegato nel dimenticatoio.

    Bel tentativo!

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    1. Io l'ho trovato molto piacevole invece, un prodotto di puro intrattenimento più che dignitoso. Nel dimenticatoio ci ficcherei altre brutture, questa pellicola la ricorderò volentieri. Ma giustamente de gustibus :)

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  3. Ma guarda, basterebbe anche solo la Bollywoodianata finale per fare assurgere questo film nell'Olimpo degli imperdibili.
    Ovviamente l'ho adorato, a parte qualche difettuccio trascurabile.

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    1. Difetti ce ne sono, ma appunto chissenefrega. Mi sono divertita assai :)

      Silly

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  4. Per me uno dei film più brutti del genere con la Alice di Burton.
    Finale agghiacciante.
    Pessimo da ogni punto di vista. ;)

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  5. julia roberts in effetti è la cosa migliore del film!
    il finale musical però no, non l'ho retto... :)

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  6. Io ancora non l'ho visto, ma devo ammettere che vedere il Cannibale dello stesso parere di Ford mi fa temere il peggio. Solo che io mi fido della Silly (per lo meno in fatto di cinema)... Chissà...

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    1. Continuo a sostenere che sia valido, nonostante certi difetti. Non lo paragonerei a quell'obbrobrio di Alice di Burton, quest'ultimo è colmo di pretese e non ne soddisfa manco mezza. Non è un capolavoro, ma mi ha sorpreso per tutte quelle cose belline che ho detto lassù. :)
      Fra, tu ti devi fidare di me a prescindere.

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  7. non l'ho visto e dubito di volerlo mai vedere...su Singh ho tracciato ormai una linea sopra!

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