Biografie Casuali: Emily Wells


Chi mi conosce lo sa: sono sempre alla ricerca di un certo tipo di suono. Questo è quello che io e altri come me vogliamo dalla musica, in fondo: un certo tipo di suono. Allora passi ore su youtube e spotify, gironzoli per iTunes e Amazon, ascolti di tutto. Molte cose le odi, altre le apprezzi, la maggior parte ti scivolano addosso senza lasciar traccia. Ma è così raro innamorarsi, rimanere ipnotizzati, esaltarsi e decidere: è questo quello che cercavo. Non capita quasi mai.
Poi ti metti a guardare un film (Stoker, di Park Chan-wook) che, nonostante le critiche, ti piace veramente tanto. Ci passi due ore insieme, ami la magnifica colonna sonora e poi, arrivati alla fine, rimani folgorato: cos'è questa musica che accompagna le ultime scene? Questa musica che non avevi mai ascoltato ma che, lo sai benissimo, è proprio quello che cercavi e non riuscivi a trovare da nessuna parte? Eccolo quel certo tipo di suono, è lì, un attimo prima dei titoli di coda. 


Quel che segue sono ricerche febbrili, giri e rigiri per la rete, traduzioni all'impronta e ascolti ossessivi di musica in loop. Perché di questa fantomatica Emily Wells vuoi conoscere tutto: la sua vita, la sua musica, il suo passato e i suoi progetti per il futuro. Inutile dirlo; qui in Italia non la conosce (quasi) nessuno nonostante faccia musica dall'ormai lontano 1996. Non se ne parla praticamente da nessuna parte, in italiano. E allora (penso io) questo è uno di quei casi in cui Combinazione Casuale potrebbe fare la differenza per qualcuno. Al diavolo personaggi famosi e numero di visualizzazioni giornaliere. 

Emily Wells, classe 1981, nasce in Texas ma non la smette mai di muoversi, passando da Indianapolis a New York fino a Los Angeles, tornano poi a New York dove si stabilisce stabilmente. Intanto Emily suona. Inizia a maneggiare un violino (un violino di plastica, il suo primo strumento) a quattro anni, registra il suo primo disco ufficiale nel 1998 - Midori Sour - e conquista la Epic Records che le propone un contratto. La Wells però dimostra già da subito di avere le idee chiare: per mantenere la massima libertà artistica decide di rimanere indipendente. E la sua attitudine indi è dimostrata dal vasto numero di produzioni: dischi come se piovessero, tra cui Beautiful Sleepyhead & the Laughing Yaks (2007), The Symphonies: Dreams Memories & Parties (2008), Mama (2012).


Emily Wells è una polistrumentista. Nasce come violinista ma sa suonare di tutto: chitarra, batteria, pianoforte. E infatti le sue sessioni strumentali includono l'utilizzo di sintetizzatori, glockenspiel, pad, diamoniche a bocca e altri strumenti di plastica. Inoltre Emily fa tutto da sola, suonando e registrando i propri beat mandati in loop mentre ci canta sopra. Fonde folk, funk, musica elettronica, rock e hip hop passando per il pop decisamente più alternativo. Ha una voce sublime e l'originalità di chi non fa arte ma vive l'arte da quando era in fasce. Ed è bravissima, così brava da sconvolgere. Ascoltate Mama, ad esempio: un disco perfetto che fonde tutte le attitudini di questa ragazza. Ascoltate il singolo Passenger. Oppure buttate un occhio ad alcune sue esibizioni in live set

Non ci stupiamo allora se recentemente è stata scelta da Clint Mansell per collaborare alla colonna sonora di StokerBecomes the ColorIf I Ever Had a Heart sono le due tracce con cui ha partecipato al progetto. Poi, vi dirò la verità, a me Emily Wells piace veramente tanto e non solo artisticamente. Una ragazza semplice, alternativa, piena di personalità. Per questo, oltre la sua musica, vi regalo anche qualche suo scatto. 









Discografia Ragionata:

Lovesphere (1996)
Invisible Holes (1997)
Midori Sour (1998)
Shadow Box (2002)
Music For Geek Love (2004)
Making Static (2005)
Beautiful Sleepyhead and the Laughing Yaks (2006)
The Symphonies: Dreams, Memories and Parties (2008)
Dirty (EP - 2009)
Mama (2012)
Pillowfight (with Dan The Automator) (2013)
Mama (Acoustic Recordings) (2013)
Stoker soundtrack (2013)



Commenti

  1. Anch'io l'ho scoperta grazie a Stoker, e adesso chi la molla più? <3

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  2. Anch'io devo ringraziare quel fantastico film per avermi fatto conoscere Emily Wells <3

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  3. Anch'io l‘ho conosciuta con Stoker!!!
    è FANTASTICA!!!
    by Giulia contino

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  4. Anch'io ho scoperto Emily Wells grazie a questo film. Dopo essere stato toccato dalla poetica dell'immagine del regista sono rimasto commosso dalla cantautrice. Trovo affinità con Lisa Papineau, una songwriter che mi coinvolge al limite della sopportazione. Hanno entrambe una creativa musicalità che risuona dall'interno di chi ha la sensibilità di ascoltarle. La loro musica è interna all'ascoltatore. Come la loro voce, che nasce dall'interno, dalla dimensione originaria delle cose. La voce di Papineau ha però una sorta di afflato cosmico che richiama la quena, un'antica canna di bambù o di ossa in cui risuonarono le anime di mondi non alfabetizzati. Continuerò a seguire la poliedrica sinfonicità di Emily.

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