Due parole su Iron Man 3 (di Shane Black, 2013)


Rivisto recentemente in tv, Iron Man 3 mi è sembrato ancora di più poca cosa rispetto alla mia prima visione di qualche anno fa. Ecco, sinceramente penso che il terzo capitolo dedicato all'uomo di ferro di casa Marvel sia tutto l'opposto di quel che dovrebbe essere un buon cinecomics, non tanto per la forma (la formula rimane la stessa) quanto per tutta quella violenza edulcorata che contiene, per la sensazione di trovarsi di fronte ad un cartone animato che pretende serietà ma non se la può permettere. Iron Man 3 è un film violentissimo ma cartoonesco, che tratta temi seri in maniera facilona. Tutta la profondità a cui tende diventa pretesto per fornire allo spettatore un action movie in salsa U.S.A. condito di effetti speciali e scene d'azione grandiose ma che, a conti fatti, svilisce i temi trattati.

Dopo i fatti narrati in The Avengers, Tony Stark alias Iron Man deve fare i conti con le ferite psicologiche causate dall'invasione dei Chitauri. Peccato che per il super eroe miliardario non ci sia un attimo di pace: l'America intera è minacciata da un terrorista che si fa soprannominare Il Mandarino. Nemico misterioso che però non mira solo a distruggere gli U.S.A. ma, soprattutto, la vita di Tony.


Non parlerò di come il film Iron Man 3 non c'entri una beata mazza col fumetto. Non parlerò di tutte le differenze tra universo cinematografico e controparte cartacea, uno perché sono due cose a parte, due perché la cartacea si sta adattando alla controparte cinematografica. Quindi non criticherò il film perché War Machine diventa Iron Patriot, perché Extermis viene completamente snaturato, perché il villain principale diventa Aldrich Killian (cioè, io non sapevo neanche chi fosse e infatti ha avuto una vita relativamente breve nei fumetti). Non critico nemmeno la scelta di trasformare Il Mandarino, da arcinemico di Stark in barzelletta umana (anche perché il vero Mandarino comparirà successivamente nell'MCU). Quello che critico è il senso del film, che vorrebbe indagare e approfondire ulteriormente il personaggio Iron Man e il dualismo tra lui e l'uomo Tony Stark, umanizzando quest'ultimo ma al contempo rendendolo una specie di divinità tecnologica (molto meno rispetto al fumetto ma, ripeto, questo è un altro paio di maniche), ma alla fine riesce solo a renderlo più macchiettistico, più super-uomo in attesa di ulteriori sviluppi che, una volta arrivati, hanno reso inutile quanto fatto in questo film. Perché se Tony riscopre se stesso e il suo lato umano, se ritrova un equilibrio che dopo i fatti di The Avengers era andato perduto, è anche vero che acquista una nuova dimensione psicologica che poi verrà svilita nei film successivi. E non si può più prescindere dai film successivi proprio per l'idea di universo cinematografico che si è andato a creare. 


Eppure la mia critica ad Iron Man 3 non si ferma qui. Perché ci sono poi tutti gli altri temi trattati quali quello del terrorismo e quello della violenza. Il primo, molto caro agli Stati Uniti, diventa semplice pretesto per sviluppare il lato "sentimentale" della pellicola, quello profondamente umano che però diventa quasi telenovelistico. Il secondo diventa pretesto per scene d'azione che sì, sono bellissime, ma talmente fini a loro stesse da divenire magra consolazione. La violenza, parte integrante dell'universo cinematografico Marvel, aveva sempre assunto una forma fumettistica che in un certo senso diveniva complementare alla tipologia di film ma, in alcuni casi, persino approfondita (in Iron Man 1, 2 - il migliore della serie - ma anche nel bel Captain America: The Winter Soldier). In Iron Man 3 invece acquisisce una valenza umana, storica e politica. Iron Man uccide e va benissimo così perché uccide terroristi e anzi, deve farlo perché sono terroristi (non me lo sto inventando, c'è una scena in cui gli viene chiesto - da un cittadino americano - di uccidere il terrorista Mandarino). L'omicidio acquisisce quindi valore "morale" ma senza un'attenta riflessione sul medesimo, dopo quel che era avvenuto tra l'altro nel primo film e quel che avverrà poi in Age of Ultron.

Per tutti questi motivi, andando al di là di regia e aspetti tecnici, credo che Iron Man 3 sia il più brutto film del MCU, forse assieme a Thor - The Dark World. Per fortuna poi le cose si sono evolute in maniera migliore. Aspettando Civil War.  


Commenti

  1. Avevo cominciato a guardarlo anni fa, mi sono addormentato a un terzo di film... ancora è lì sull'hard disk che mi aspetta, non ho avuto il coraggio di riprenderlo né di cancellarlo!

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    1. Beh, non è dei più divertenti ma fossi in te lo guarderei, così potrai apprezzare di più i cinecomics fatti bene :D

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  2. E dire che a me è piaciucchiato... così come mi è piaciucchiato Thor 2... ma devo ammettere che le tue riflessioni sono davvero ben ponderate. Forse sono io che gli do l'importanza che merita e non me la prendo troppo.
    Per me il film più brutto del MCU rimane il primo Cap.

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    1. A me il primo Cap non esalto ma lo reputo guardabile... cioè, c'è il Teschio Rosso, dai :D

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  3. Oddio, Iron Man 2 il migliore della serie proprio no, dai...
    Sugli aspetti morali non saprei, ho visto il film al cinema e non mi è più ricapitato di dargli un'ulteriore occhiata. A me era piaciuto proprio il sacrilegio compiuto nei confronti del fumetto, ma non ricordo nulla di così eccessivo per quanto riguarda la concezione della violenza. Perlomeno, nulla di diverso dagli altri film (Avengers, in tal senso, è abbastanza iperbolico. Alla fine i Vendicatori disintegrano mezza New York, ma sembra che nessuno si disperi più di tanto per le migliaia di palazzi demoliti con inquilini annessi). Comunque mi riservo di riguardare il film ;)

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    1. Beh, tra i 3 Iron Man il 2 per me è sicuramente il migliore ;)

      Per quanto riguarda la violenza: ovviamente in tutti questi film c'è ma rimane sempre iperbolica, fumettistica, action. In Iron Man 3 invece c'è la violenza viene, come dire, enfatizzata, scusata, realistica.

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