[Poesia] Come è (in)giusto che sia!



Siamo
nati per chissà cosa,
chissà quando,
elevati alla potenza del nulla,
impegnati nel bere,
mangiare, dormire,
cagare e scopare,
in loop di cieli tersi
e favole vendute
un tanto al chilo
di mai più e giorni felici
come i video delle prime comunioni.

Siamo
i film e i libri,
le canzoni spensierate,
i momenti bui,
i viaggi e le mete ambite,
le persone che abbiamo baciato
rincorse e odiate,
perse troppo presto.

Non abbiamo i "per sempre"
ma solo "quando capita"
e squallidi "mai più",
perché ci lasceranno soli
e noi
lasceremo soli
o resteremo fermi e immobili,
cercando di capire
cosa abbiamo sbagliato.

Io ricorderò lei
ma lei non ricorderà me:
a che pro, in fondo,
riconoscendosi negli occhi di qualcun'altro
come è (in)giusto che sia,
che sia giusto o meno
perché il passato è un'altra cosa
dimenticata
è un'altra storia da raccontare
come fosse leggenda
o una nuova poesia
che non interessa a nessuno.

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