Goodnight Mommy (Ich seh, Ich seh, di Veronika Franz e Severin Fiala, 2015)


Pollice: su

Tra gli horror che mi sono lasciato sfuggire l'anno scorso c'è questo Goodnight Mommy, titolo internazionale che fa un po' cagare, visto che l'originale è Ich seh, Ich seh. Fa niente, è la prova che non siamo gli unici a reintitolare dimmerda i film stranieri. Bene, in questo inizio 2016, avendone letto in questa classifica, ho deciso di fare un bel recupero. Ancor prima di me ci ha pensato la bravissima Mari di Mari's Red Room. Qui da noi 'sta pellicola, ovviamente, è passata quasi inosservata, ma fondi attendibili (una mia amica viennese) mi hanno rivelato che anche in patria non è che abbia fatto poi tanto parlare di se, nonostante questo di Veronika Franz e Severin Fiala sia stato riconosciuto, da chi lo ha visto, come film rivelazione.

C'è chi ha parlato di horror, ma effettivamente qui siamo di fronte ad un'opera che travalica i generi, non classificabile, che oscilla costantemente tra l'autoriale, il dramma e (per quanto riguarda la parte finale) l'horror. Un film crudele, non per tutti, ad un certo punto perfino difficile da digerire. La storia di due fratelli gemelli che vivono nella loro grande casa isolata assieme alla loro mamma, che ha fatto di recente un intervento di chirurgia estetica al viso e che i due pargoletti non riescono più a riconoscere, arrivando a credere sia un'estranea che ha preso il suo posto. 


Silenzi assordanti, nemmeno l'ombra di una colonna sonora, scenografie interne asettiche di un bianco chirurgico come chirurgiche sono le inquadrature, mentre fuori la natura lussureggiante travolge gli animi come in un film di Herzog. Siamo in Austria, il paese di Haneke, regista che indubbiamente ha condizionato tutta una generazione europea di cineasti e qui si nota benissimo. Ma, in un certo senso, Goodnight Mommy ricorda violentemente il Kynodontas di Yorgos Lanthimos, pur essendone diametralmente opposto. Ich seh, io vedo (credo), quasi fosse il gioco del nascondino tra il celarsi e il velarsi della realtà, in una verità mai così cangiante, in un fraintendimento che forse mostra e persino determina la verità. Chi sono i due bambini (Elias e Lukas), chi è la loro mamma, cosa ne è della loro famiglia. Cosa ci cela dietro le bende di una donna sfiorita. quasi il perché di quell'operazione non avesse importanza... se è sempre lei o è altro, e se quest'altro è buono o cattivo, bene o male. 

Sembra quasi di osservare imperiose rovine di un tempo passato. Una vita, riflesso distorto di quel che era, una donna che sembra desiderare con tutte le proprie forze un passato che non tornerà mai, due ragazzini che non riescono ad accettare che tutto cambi, che restano immobili a rimpiangere l'uragano che li ha travolti. Gemelli, il simbolo del doppio, originale e doppelganger. Ma anche la loro mamma è doppelganger di se stessa, mentre si osserva sotto le bende e non si riconosce, ora che persino i suoi occhi sono diversi, ma che viene annientata soprattutto dal non essere riconosciuta quando la carne della propria carne si rifiuta di dirle "io ti vedo". Perché la perdita ti cambia, inesorabilmente. 


Più di un ora di film è così, lento procedere (precipitare) in una follia domestica calma e inarrestabile. Non ci sono scossoni, se non un paio di scene oniriche praticamente perfette e quei maledetti scarafaggi chiusi in una teca che, davvero, mi hanno fatto venire più volte la nausea. Il bello però è che, pian piano, tutto diventa più morboso, più terrificante, è l'horror si insinua per poi esplodere in un finale tra il torture porn e il paranormale, mentre il colpo di scena (che si intuisce già dopo i primi minuti) ci insinuerà il tarlo del dubbio: a cosa abbiamo assistito? Dobbiamo prendere per buona la spiegazione "razionale" o dobbiamo lasciarci andare all'inspiegabile?

Goodnight Mommy non è un film semplice. Non lo è da seguire, non lo è da capire. Neanche da assimilare. Per alcuni sarà noioso, per altri inconcludente. Ma è sicuramente un film unico e io lo consiglio, senza riserve.

Commenti

  1. Io l'ho trovato tanto elegante visivamente, tanto accattivante nel costante ribaltamento di ruoli, anche se il colpo di scena finale - telefonatissimo - me l'ha rovinato un po', a mio parere. Quindi mi è piaciuto, ma con riserva, e dico peccato.

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    1. Sinceramente preferisco un colpo di scena come questo che una presa per i fondelli ai danni dello spettatore con un colpo di scena che per essere imprevedibile è diventato impossibile da prevedere. Alla fin fine non era la trama in se che interessava a me quanto le dinamiche interne.

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    2. E concordo, però c'era come un senso di attesa per tutto il tempo... e be', alla fine mi è sembrata mal riposta.

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  2. Secondo me è sicuramente uno dei più bei film del 2015, l'ho adorato ed allo stesso tempo mi ha disturbato profondamente..

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  3. Tra i più belli del 2015... forse... credo sia uno di quei film che dovrei rivedere, troppo complesso per una sola visione

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