Krampus - Natale non è sempre Natale (di Michael Dougherty, 2015)


Pollice: su

Arrivare finalmente a guardare uno degli horror più di successo dello scorso anno è un traguardo mica da poco, considerando soprattutto che siamo arrivati ai primi di Marzo e ormai questo 2016 è iniziato già da un pezzo. Certo, se consideriamo che l'horror in questione è a tema natalizio, che sarebbe dovuto uscire anche qui da noi, come nel resto del mondo, a Natale ma poi è stato spostato a data da destinarsi e che infine è arrivato direttamente in home video fa un po' tristezza, ma la visione non me la sono potuta lasciar sfuggire, considerato soprattutto che amici del resto del mondo me l'hanno osannato a non finire. 

Di solito non mi fido di queste esaltazioni, ma devo ammettere che Krampus - Natale non è sempre Natale, se l'è meritate tutte. Parliamo dell'opera seconda di Michael Dougherty, per capirci il regista dell'ormai mitico Trick 'r Treat - La Vendetta di Halloween, che a quasi dieci anni di distanza ci riprova, trattando a tema horror un'altra festività invernale: il Natale, appunto.

Max è un ragazzino di dieci anni che affronta uno dei periodi più difficili della sua vita: il <natale. Non più però la festività durante la quale, sognante, aspetta i doni da Babbo Natale, bensì quel periodo di convivenza forzata con parenti che non sopporta. Quando infine Max perderà lo spirito natalizio che fino a quel momento lo aveva accompagnato, scatenerà le ire del Krampus, un Babbo Natale demoniaco e malvagio che punisce i bambini e toglie loro invece di donare. 


Krampus è un horror classico, anzi, è il classico horror natalizio. E' l'horror per famiglie, quindi, quello a basso (o nullo) contenuto di gore che può essere masticato da grandi e piccini (ma non troppo). Una horror comedy dove confluiscono paura e risate, ilarità e cinismo, in un connubio che tanta fortuna sta avendo soprattutto ultimamente. Krampus però non è solo un horror ambientato a Natale ma è un horror SUL Natale e la differenza è netta, perché Dougherty (qui anche nelle vesti di produttore e sceneggiatore) si lancia in una sperticata e feroce critica sul consumismo natalizio, sulla perdita di valori e sul senso che ha una festività del genere ai giorni nostri. E lo fa con cinismo e crudeltà, fin dai bellissimi titoli di testa per arrivare ad un finale nerissimo. Cinismo e crudeltà mascherati, su cui il regista lascia scivolare la maschera dei buoni sentimenti, dei sorrisi o delle risate, delle scene cartoonesche che mitigano la violenza di cui questo film è intriso, fino al midollo. Per fare tutto ciò si ricorre, come sempre, ai topoi della fiaba, al fantastico che si fa strada nella realtà contemporanea e l'addenta, la morde, non la molla fino a sbranarla. E quando faccio riferimento alla fiaba faccio riferimento proprio a questo, poiché troppo spesso questo genere viene associato a qualcosa di infantile, per bambini, in puro stile Disney. Ma la fiaba in realtà è violenza, la fiaba è oscurità attraverso cui i suoi protagonisti si fanno strada per arrivare spesso a un lieto fine garantito dagli intenti pedagogici di questo tipo di racconto. Ciò avviene anche in Krampus ma con risvolti assolutamente non banali e poco consolatori.


Krampus è un film assolutamente attuale. Anzi, è l'unico modo attuale per approcciarsi ad un genere che vive sempre più delle proprie glorie passate. In Krampus Dougherty fa esattamente quello che aveva fatto nel suo precedente film: opera una rilettura della tradizione. In questo caso la rilettura va dal cinema di Stuart Gordon a quello di Joe Dante. Solo per citare due opere dei rispettivi registi, potrei fare riferimenti a Dolls o a Gremlins, ma sarebbe comunque limitativo. La struttura del film invece è quella di un survivor horror, con una famiglia eterogenea barricata in casa e i mostri che vogliono entrare per portarli via, uno per uno. Mostri dalle fattezze di buffi simboli natalizi o della tradizione folkloristica europea, importata un tanto al chilo. A partire proprio dal Krampus, una sorta di Babbo Natale demoniaco che punisce i bambini che hanno smesso di credere. Ma siamo tutti un po' bambini, nei nostri atteggiamenti e nei nostri modi di fare, quindi il Krampus punisce tutti, facendosi annunciare dai suoi passi caprini o dalle campanelle che porta legate agli abiti sudici e sbrindellati. Un mostro che non perdona, perché quello non è il suo compito, nonostante i personaggi, uno ad uno, prendano coscienza di se, di quel che sono e del valore che ha il prossimo per loro. Una presa di coscienza che non ha valore agli occhi del demone e dei suoi folletti ma che lo ha ai nostri, trasformandoli in un ora e mezza circa di pellicola da personaggi a persone. 


Alla fine Krampus è un film niente a fatto scontato, con momenti unici, girato da dio e con attori tutti in partissima. Un film che nasconde sotto l'algida risata che procura una sensazione di smarrimento e di terrore, una tensione finemente lavorata che aumenta con l'avanzare del minutaggio e poi esplode in un finale praticamente perfetto, che sembra prendere in giro quella tradizione di cui sopra, appropriandosene. E se è vero che non avrete di certo incubi a fine visione, vi assicuro che guarderete (e vivrete) il prossimo Natale in maniera diversa. Magari inserendo, tremanti, il Blu Ray nel vostro lettore.


Commenti

  1. Ne avevo già sentito parlare in un altro blog di questo 'innovativo' e sorprendente film, sicuramente lo vedrò...chissà quando ma lo vedrò, comunque trama e spunti molto coinvolgenti, interessante e da scoprire ;)

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  2. Non vedo l'ora di vederlo, fortunatamente me lo sono già procurato ;)

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    1. Alla grande, non lasciarlo in attesa troppo a lungo però ;)

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  3. Felice.

    felice che ogni tanto anche questo genere che tanto ami riesca

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    1. Lo sai che io ormai sono ipercritico per quanto riguarda l'horror, quindi credo che questa volta ne valga proprio la pena

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    1. Vedilo il più presto possibile, prima che arrivi il caldo :P

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  5. Ahhh quindi è uscito!
    Buono a sapersi, che lo recupero..

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    1. Si trova facile, anche su Amazon. Fossi in te lo prenderei a scatola chiusa

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  6. Finito di vederlo ora, lo ammetto, mi ha messo parecchio a disagio...molto ben fatto, e quel finale.....

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    1. Il finale è davvero terrificante. Per un attimo ho pensato sarebbe stato il solito lieto fine (e un po' ci speravo) poi arriva l'ultima scena e... wow!

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  7. Non l'ho ancora visto, ma continuo a leggere recensioni positive... :)

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    1. Tutte veritiere, i complimenti se li merita tutti :)

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  8. Sto cercando di recuperarlo per via traverse, spero di riuscire a vederlo poiché gli elementi per piacermi ci sono tutti. :-)

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    1. Secondo me a te piacerà sicuramente (ma è passato cosi tanto tempo che credo tu lo abbia gia visto :P )

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  9. Krampus è un film di una noia mortale...ma che stai farneticando?!?

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    1. Già, perché si sa che la noia è un parametro oggettivo... ma per piacere

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    2. E le tue argomentazioni sono oggettive?!? Ma per piacere

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    3. No, sono solo mie opinioni che tu, senza la minima educazione, hai definito "farneticazioni" argomentando con un "e di una noia mortale". Modera i toni grazie.

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    4. Qualcuno doveva pur dirlo che qst film é inguardabile...

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    5. Ma tu puoi dire quello che vuoi (anche dare giudizi senza argomentare se non con un "è una noia mortale"), ma pretendo che tu lo faccia con educazione. E spero che a questo commento non segua un ulteriore commento piccato. Grazie

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    6. Non credo di non esser stato educato ne di aver fatto commenti piccati..posso anche motivare ulteriormente ma mi dilungherei

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  10. A me è piaciuto molto. Se partiamo dal presupposto che NON è un horror, possiamo dire che questo Krampus è uno dei film che meglio trasmette l'atmosfera natalizia (al pari di Gremlins e di pochi altri). Promosso e consigliato.

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