Netflix: Stranger Things 2 (dei Fratelli Duffer, 2017)


Ne hanno parlato tutti, chiunque, in ogni dove. Blog, social, siti specializzati, siti non specializzati. A cavallo del fenomeno IT (qui la recensione), il fenomeno Stranger Things 2 non ne ha risentito quasi per nulla. Niente di strano: la prima stagione, pubblicata su Netflix il 15 luglio 2016, era stata più che un successo; un fenomeno di massa. Quindi l'attesa per la seconda era cresciuta di pari passo con il passare dei mesi e si era fatta insostenibile con l'uscita dei primi poster (tutti - o quasi - ispirati a cult cinematografici degli anni '80) e del trailer.

Ora, a me la prima stagione di Stranger Things è piaciuta molto, ma non sono mai riuscito ad innamorarmene. Forse è per questo che ho subito meno la pressione dell'uscita di questa seconda parte. Ad esempio, non ero lì su Netflix il 27 Ottobre a strapparmi i capelli concedendomi una prima, attesissima visione. Però, inutile negarlo, ero curioso di sapere come sarebbe andata, curioso di sapere come si sarebbe ricollegata alla precedente, curioso di sapere se i Fratelli Duffer avrebbero cambiato le carte in tavola o meno. La risposta è semplice: non lo hanno fatto. Ma a me questa Stranger Things 2 è piaciuta addirittura più della prima.


Stagione furbetta, ancora più della prima. Furbetta perché si rivolge ad una precisa tipologia di spettatore (anzi, due) ma non disdegna e riesce ad attrarre inesorabilmente anche quello generalista. Stranger Things 2 si rivolge tanto ai nostalgici degli anni '80 quanto al popolo "nerd" attraverso un'ambientazione che diviene colonna portante per gli sviluppi della trama, un'estetica assolutamente pop eighteenth e tante, tantissime citazioni più o meno evidenti, da Aliens (c'è anche Paul Reiser) a Ghostbusters, da Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo a Indiana Jones, da E.T. a Mad Max a I Guerrieri della Notte. Per non parlare di tutto l'immaginario kinghiano. Anzi, questa cosa del citazionismo ad un tratto sembra persino sfuggire di mano poiché diventa assolutamente inutile e fine a se stessa. Quella della miniserie tv IT, ad esempio, o di The Conjuring. Ma anche lo spettatore generalista troverà pane per i propri denti: la serie è incalzante, si lascia divorare e ci racconta come si è evoluta la situazione lasciata in sospeso un anno prima. I primi episodi servono proprio a questo: a reintrodurre i personaggi raccontandoci quel è la loro attuale dimensione. Quindi c'è Mike che non riesce a dimenticare Eleven, Nancy alle prese con la verità sulla scomparsa di Barb, Will vittima di terribili visioni riguardanti il Sottosopra, Joyce e Jonathan alle prese con Will, Lucas e Dustin infatuati di Max, una nuova arrivata. E non vi dico degli altri personaggi per non farvi spoiler (ammesso che ci sia ancora chi non l'ha vista).

Alla fin fine i difetti di Stranger Things 2 sono gli stessi della 1, ma più accentuati, forse perché questa è sicuramente una serie di (ottimo) intrattenimento che sa bene quali carte la massa voglia che giochi. E le gioca al meglio.


Ma, come ho accennato, al netto di questi "difetti" e della ruffianeria di fondo che anima questo tipo di prodotto, a me Stranger Things 2 è piaciuta più della precedente. Vuoi perché l'impostazione horror si fa sentire di più, vuoi perché l'azione viene gestita meglio. Ma, soprattutto, perché gli episodi 8 e 9 sono i migliori di queste due annate e perché la componente sci-fi predomina su quella "fantasy". Per non parlare del cuore: c'è tanto di quel cuore da essere riuscita a farmi persino commuovere. Soprattutto nel personaggio di Bob (interpretato da Sean Astin, con un chiaro omaggio al super citato I Goonies) o nella scena finale durante il ballo (che richiama il film Bella in Rosa). Certo, anche queste sono ruffianerie, scelte atte a suscitare quel preciso tipo di emozioni che suscitano, ma fatte con un tale amore per i generi che non mi ha lasciato indifferente. Forse i Duffer sono riusciti a far cadere anche me in trappola, chi lo sa.

Peccato a questo punto per quello che reputo la falla più grande della stagione: l'episodio 7. Totalmente avulso da tutto il resto, carico di cliché, banalità, ruffianerie all'inverosimile. Buono probabilmente a generare una linea narrativa che si evolverà nell'ormai accertata terza stagione.

A conti fatti però, sono stati 9 episodi di intrattenimento e adrenalina confezionata con i fiochi. Soddisfattissimo. Attendendo una nuova stagione il prossimo anno.

Commenti

  1. Pensa, l'episodio 7 mi è sembrato un backdoor pilot per uno spin-off.
    Ma sta terza stagione quando la girano? Non hanno manco detto di averla scritta... boh!
    Comunque, per me è un sì, come lo scorso anno: ne guadagna nelle dinamiche dei personaggi, ma non in quelle fanta-horror, il finale èun po' sottotono e pasticciato. Però funziona :)

    Moz-

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  2. Io l'ho apprezzata meno della stagione uno, ma mi sono divertito comunque a vederla.

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  3. La penso più o meno come te! E per rispondere a MikiMoz, la terza stagione dovrebbe essere stata già scritta, così come la maggior parte delle idee per la quarta. Alcune voci dicevano anche che forse sarebbero state girate contemporaneamente, per ovviare al problema della crescita degli attori...

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