Breve opinione su Halloween 2 - Il signore della morte (di Rick Rosenthal, 1981)


Prima di tutto, ammesso ci sia ancora qualcuno che legge questo blog, vorrei chiedere scusa per la prolungata assenza. Ho ricominciato a studiare e dovendo dare 5 esami in 2 mesi, occuparmi di altro e trovare il tempo per vivere, scrivere sul blog è diventato abbastanza complicato, anche perché non mi piace buttare post in pasto alla rete senza alcuna cura.

Sto guardando pochi film, più che altro recuperi o re-watch. Tra i recuperi però c'è stato questo Halloween 2 - Il signore della morte, di cui mi rendo conto di non avere mai parlato.

Diretto da Rick Rosenthal, sceneggiato dalla coppia John Carpenter/Debra Hill, musicato ancora una volta da CarpenteHalloween II è il sequel del capolavoro scritto e diretto dal dio dell'horror nel 1978, di cui riprende le fila da un punto di vista temporale e narrativo. Infatti gli avvenimenti narrati nella pellicola di Rosenthal prendono piede esattamente da dove il prequel si era interrotto e portano avanti la lunga marcia di morte di Micheal Myers alla ricerca di Laurie Strode, trasformandosi in una riproposizione quasi pedissequa delle dinamiche del primo film. Il risultato è un film piacevole che però, per ovvie ragioni, non può nemmeno sognare di paragonarsi al capostipite.


La differenza principale tra un film come Halloween e il suo sequel Il Signore della Morte sta tutto nella filosofia che sorregge il colosso carpenteriano del '78. Un film incentrato sul concetto di male che trova origini nella letteratura gotica e che per la prima volta prende forma (o meglio, non-forma) al cinema, un media che puntando sull'aspetto visivo trova nella forma stessa il senso della propria espressione. Per non tediare nessuno rimando comunque alla mia recensione di Halloween sul blog, esattamente qui!
Il Signore della Morte invece è quello che potremmo definire uno slasher puro dalla forte componente splatter, che quindi si inserisce pienamente in un filone ben preciso. Non è geminale (nonostante non sia proprio così, il film "originale" è definito il primo slasher della storia), non aggiunge nulla di nuovo e mette da parte il senso di orrore indefinito che era alla base di un'opera che mi ostino a definire concettuale. Ci si concentra, in parole povere, sulle dinamiche. Dinamiche ampliate, che oggi potranno anche sembrare ripetitive ma che per l'epoca erano piuttosto fantasiose: Michael Myers, icona horror, uccide sfruttando l'ambiente, utilizzando strumenti diversi dal solito coltellaccio - che comunque non può mancare - esplora il microuniverso che fa da cornice al film e miete vittime su vittime perseguendo uno scopo ben preciso, che nel primo film era nebuloso ma che nel secondo capitolo diviene strumentale allo sviluppo della storia stessa.


Rosenthal non tradisce mai le innovazioni stilistiche di Carpenter: la finta soggettiva permane, permangono le idee visive (ma scommetto che il Maestro qualche scena l'avrà anche girata personalmente) e non mancano citazioni e autocitazioni. Solo che, nel momento stesso in cui si scopre "un motivo", viene meno l'impalcatura di indeterminatezza che ha reso l'orrore carpenteriano un orrore assoluto e cosmico in grado di riflettersi sull'umanità. Se riflettiamo sul fatto che viene totalmente a mancare anche un'idea politica - in Carpente sempre presente - forse portante nella sceneggiatura originaria che, a detta della Hill, fu in parte cambiata durante la realizzazione del film, possiamo affermare con assoluta certezza che Halloween 2 non deluderà i fan dell'horror rimanendo però "solo" un buon horror. Cosa che, al cinema, non è mai stata da poco.

Commenti

  1. Beh, c'è da dire che il primo Halloween è un horror atipico: molto lento, poca azione e pochi crimini. Uno slasher (forse il primo, come dici) che però slasha poco... diciamo che questo ne è un aggiornamento più nei binari del genere. Smette di essere d'autore e diventa un classico^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non si può dire che sia atipico perché prima di Halloween lo slasher praticamente non esisteva (vabbè, il discorso è un pochino più complesso). Diciamo che questo film rientra in quelli che sono divenuti i canoni del genere, alla fin fine è divertente e ci sono una grande varietà di omicidi (uno è anche un omaggio a Dario Argento). Io amo anche il terzo capitolo, senza Michael, poi la saga è andata in picchiata. Chissà come sarà il nuovo Halloween!

      Elimina
  2. A breve comincerò il recuperone di tutti i film di Halloween in vista dell'uscita di fine anno del nuovo lavoro. Mi ero fermato a questo tempo fa e non avevo avuto troppa voglia di proseguire. Il primo è ottimo. Questo qui un po' meno, ma ha comunque un suo fascino particolare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io fremo nell'attesa di vedere il nuovo. Sperando che sia ripagata!

      Elimina

Posta un commento

Info sulla Privacy